Il confine tra generi è diventato sempre più labile dalla seconda parte del Novecento in poi, tanto che da Truffaut a Tarantino i registi che hanno mescolato i generi sono stati anche i più apprezzati dalla critica. La commedia italiana poi ha sempre avuto la tendenza al riso amaro, cioè a condire di battute le storie drammatiche o ad ambientare storie divertenti in contesti molto miseri. Questi sono per esempio 10 film sospesi tra dramma e commedia con finale tragicomico:
1) Il sorpasso di Dino Risi: il film racconta l'educazione alla vita di un timido ragazzo sempre piegato sui libri che viene incitato da Gassman a vivere. Il film è pieno di battute e gag memorabili. Il finale però è tragico e lascia l'amaro in bocca;
2) Fargo dei fratelli Coen: sono maestri nel mescolare i generi e inserire scene buffe in film drammatici o scene sanguinolente in film divertenti;
3) La grande abbuffata di Marco Ferreri: un film particolare da uno dei più grotteschi registi italiani;
4) Il grande Lebowski dei fratelli Coen: una commedia che rende ridicola anche la scena del funerale di un amico;
5) Amici miei atto II di Mario Monicelli: una tipica commedia italiana agrodolce e intrisa di umor nero;
6) Il dottor Stranamore di Stanley Kubrick;
7) Io sono un autarchico di Nanni Moretti;
8) Delicatessen di Jean-Pierre Jeunet;
9) Parenti serpenti di Mario Monicelli;
10) Il giocattolo di Giuliano Montaldo.
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