Tantissime sono state le donne che hanno reso il cinema uno strumento potente ed efficace. Basti pensare ai lontani anni sessanta dove a predominare sulla scena cinematografica sono state due donne divenute icone di classe e bellezza: Marylin Monroe e Audrey Hepburn. Con il passare degli anni, la società si è evoluta e ben presto le protagoniste delle storie diventano proprio loro: le donne. Tra i fenomeni di massa più recenti, basti pensare all’incredibile successo ottenuto con “Hunger Games”. La trasposizione cinematografica dell’omonima saga di Suzanne Collins vede come protagonista la giovane Jennifer Lawrence che, nei panni di Katniss, conquista il mondo intero a suon di frecce. Parallelo al mondo distopico di Hunger Games (ma meno conosciuto) è “Divergent”, prodotto estrapolato dalla saga di Veronica Roth con la già nota Shailene Woodley nei panni della protagonista Tris. Proveniente da una realtà altrettanto distopica, è il personaggio di Charlize Theron nel recente film candidato agli Oscar “Mad Max: Fury Road”, dove l’unico ruolo della donna è quello della sottomessa. Quando si parla di supereroi, è facile pensare a personaggi iconografici come “Superman” o “Batman”. Di conseguenza, quando si parla di supereroine, è doveroso citarne alcune che hanno lasciato il segno. Halle Berry e Anne Hathaway condividono “Catwoman”, lo stesso personaggio felino dei fumetti interpretato dalla prima nel 2004 e dalla seconda nel 2012. Jessica Alba è la donna invisibile de “I fantastici quattro”, Scarlett Johansson è la vedova nera nella saga de “The Avengers” e Angelina Jolie è Lara Croft in “Tomb Raider”. Tutti personaggi femminili dalla forza indiscussa e dal coraggio sorprendente. Ma le donne, per essere definite eroine, non hanno bisogno di super poteri fantascientifici. Sono tante altre le qualità che rendono queste donne leggendarie, come il caso di Meryl Streep che ha interpretato così tanti ruoli nella sua carriera, e tanti altri saranno quelli che verranno, da avere per nome una garanzia. Tra i suoi diffusi successi, spicca il ruolo indimenticabile in “La scelta di Sophie” che le ha fruttato la vittoria agli Oscar. Altra donna forte del cinema è Julia Roberts, che attraversa le grandi porte cinematografiche nel 1990 al fianco di Richard Gere con “Pretty Woman”, un film inteso come una favola pressoché moderna. E per concludere, la commedia-simbolo del nuovo millennio è rappresentata dalla donna goffa ma simpatica con gelato e whisky sul comodino: “Il diario di Bridget Jones” spopola con il volto di Renée Zellweger che interpreta in realtà tutte le donne del mondo e trae, da questo, il suo più grande potere cinematografico.
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