La Torah conserva e diffonde i dettagli rituali della vita religiosa di uomini di fede ebraica. I Cristiani attingono alle stesse fonti, ma hanno spostato il tempo di celebrazione del rito pasquale usando un altro calendario. I Musulmani la celebrano con il rito del sacrificio in ricordo del comune patriarca, Abramo. La festa della Pasqua ebraica è un grande evento per la riunione in famiglia accompagnata da un pranzo rituale fatto di pani azzimi, mele datteri, vino e da preghiere, canti e poesie rituali, un banchetto all’insegna del ricordo della celebre diaspora del popolo ebraico in fuga dall’Egitto. L’atmosfera odierna di questa festa del ricordo e della celebrazione delle proprie origini è comunque allietata dal piacere di ”stare insieme” e rivivere “virtualmente” e simbolicamente la propria essenza di popolo e cultura attraverso la visione di film di matrice ebraica che, direttamente o indirettamente, sono collegate ad essa: I dieci comandamenti (1956) di Cecil B. De Mille, Io e Annie (1977) di Woody Allen, Schlinder’s List (1993) di Steven Spielberg, Quarto Potere (1949) di Orson Wells, Casablanca (1942) di Michael Curtiz, The Producers (1911) di Marc Tracy, Yentl (1983) di Barbra Streisand, Exodus - Dei e re (2014) di Ridley Scott, Il pianista (2002) di Roman Polański.
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