Il bisogno di osservare. Forse siamo tutti voyeur e il cinema ci ha permesso di “guardare” senza vergognarci. Allora perché non mostrare al cinema tutto ciò che ci è “proibito” guardare nella realtà? Non dimentichiamo che oltre i fratelli Lumière, i primi artigiani del cinema, hanno girato film “erotici” per l’epoca. Col passare degli anni, il nudo femminile si è sempre più evoluto e si è potuto mostrare sempre di più. Prendiamo in esempio qualche scena che ha fatto la storia del cinema del nudo e esaminiamo soprattutto il caso italiano. Come non dimenticare il primo seno mostrato al cinema dalla bellissima Clara Calamai nel film “La cena delle beffe” di Blasetti? Film che ebbe non pochi problemi con la censura. Ma gli anni passano e i tempi cambiano, già nel 1959 Luigi Vanzi mostrava i vizi degli italiani con il film “Il mondo di notte” dove venivano mostrati i famosi night club con spogliarelliste che tanto piacevano all’italiano medio. Dopo il 1968, il nudo ormai viene sdoganato passando da film più impegnati politicamente sino alle commedie sexy. Non si può non ricordare il bellissimo corpo di Maria Schneider nel film di Bertolucci “Ultimo tango a Parigi”. Molteplici i registi in quegli anni che si sono cimentati nel cinema erotico mostrando bellezze in storie “senza veli”, ricordiamo Samperi con il suo bellissimo film “Scandalo”, o Eriprando visconti con “La orca” e il suo sequel “Edipus orca”. Per quando riguarda invece le sopra citate commedie sexy, sono molteplici gli esempi (quasi tutti uguali) di donne che passavano per la maggior parte del film sotto una doccia o in una vasca da bagno. Ricordiamo la bellissima Edwige Fenech, Barbara Bouchet, Lili Carati, Gloria Guida e tantissime altre dell’epoca. Non dimentichiamo che nel 1983 esce uno dei primi film erotici di un maestro italiano, stiamo parlando de “La chiave” di Tinto Brass, dove viene mostrata la bellissima Stefania Sandrelli senza veli in una storia bellissima e assurda. Brass continuerà con film erotici fino al 2006 mostrando nei suoi film bellezze di ogni genere, passando da attrici del calibro di Debora Caprioglio a Claudia Koll. Dopo gli anni 90, con lo sviluppo della televisione, il nudo ormai è entrato nelle case e non ci si scandalizza più di tanto ma per fortuna ancora al cinema c’è qualcuno che osa scandalizzare. Prendiamo ad esempio film più recenti come il penultimo film di Danny Boyle “In trance” dove viene mostrata Rosario Dawson in tutta la sua bellezza “come mamma l’ha fatta”, ma anche Bertolucci con il suo “The dreamers” torna al nudo con una bellissima Eva Green che cita la Venere di Milo. Il nudo arriva anche dai paesi freddi e il regista danese Lars Von Trier non si censura nel mostrare scene di nudo e sesso esplicito nel suo film “Nymphomanic”. Tantissimi sono i registi che amano mostrare e ancora ce ne saranno negli anni, possiamo dire che quando andiamo al cinema ci trasformiamo in guardoni, ma non facciamo niente di male perché qualcuno ci ha insegnato che il cinema è finzione e se tutto è finto, lo è anche il nostro sguardo.
Caprioglio
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