Ecco 10 di queste interpretate da Shelley Winters:
“Un posto al sole”, film del 1951 in cui l’attrice ricopre il ruolo drammatico di un’operaia uccisa dal marito che la lascia affogare impietosamente. Un ruolo non da “prima donna” ma da magnifica protagonista che gli assicura anche una nomination all’Oscar
“Il diario di Anna Frank”, film del 1959 in cui Shelley ricopre il ruolo della madre di Anna Frank, un ruolo da non protagonista che gli vale un altro Oscar
“Lolita”, film drammatico del 1962 di Stanley Kubrick che vede l’attrice interpretare la candida e borghese signora Charlotte Haze, madre della trasgressiva Lolita, una donna in bilico tra il conformismo americano degli anni 50 e il riscatto sociale dalla vedovanza, incapace di affrontare una tempesta di sensi a cui solo la morte può sottrarla.
“Incontro al Central Park”, film del 1965 in cui l’attrice interpreta Rose-Ann D'Arcy, madre di una figlia cieca, e donna angustiata dalle difficoltà della vita: figura meschina e triste che le varrà un altro Oscar come attrice non protagonista
“Chi giace nella culla della zia Ruth?”, film horror del 1971 in cui la protagonista Rosie "Ruth" Forrest – Shelley Winters – è una strega che mette in atto sedute spiritiche e conserva il corpo mummificato della figlia morta. Un personaggio da brivido in cui le doti “misteriose” dell’attrice la rendono impeccabile nel ruolo.
“L'avventura del Poseidon”, film del 1972 del genere avventuroso-catastrofico, in cui l’attrice ricopre un ruolo di naufraga di una splendida nave da crociera: le sue doti di abile nuotatrice – e l’attrice, con un passato da sportiva del nuoto, lo era veramente! – la salveranno facendola emergere dalla nave prossima all’inabissamento.
“L'inquilino del terzo piano”, film francese del 1976 in cui la Winters ha un ruolo da comprimaria - come spesso le accade per le sue caratteristiche di donna dai contorni ambigui – nel personaggio di una solerte e operosa portinaia che si rivela piccante animatrice di molestie contro il protagonista, un uomo psicologicamente fragile.
“Un borghese piccolo piccolo”, film del 1977 in cui un padre - Alberto Sordi –, disperato per l’uccisione del figlio durante una tragica rapina, coltiva una vendetta atroce e riserva alla moglie – Shelley Winters -, divenuta inferma per il dolore, l’occasione di partecipare al cruento massacro dell’autore di quell’omicidio.
“Tentacoli”, film del 1977 del genere mostruoso e horror, in cui la Winters accende con maestria sentimenti di paura e angoscia in una scena di agguato del “mostro” – una piovra gigantesca – quando a rischiare è proprio suo figlio.
“Delta Force”, film d'azione del 1986 in cui l’attrice si conferma adatta ai film di tensione e di terrore – come il genere “dirottamento di un aereo” – impersonando una coraggiosa donna ebrea che sfida i terroristi nemici del suo popolo e della sua religione.
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