David Alan Mamet, nato il 30 novembre del 1947, è un drammaturgo, sceneggiatore, produttore cinematografico, regista e saggista americano, nominato due volte agli Oscar.
Vediamo le sue sceneggiature migliori, in grado di dar vita a pellicole appassionanti e indimenticabili.
Il postino suona sempre due volte, remake del 1981 diretto da Bob Rafaelson, è un thriller drammatico e incalzante, capace d’inchiodare allo schermo lo spettatore. I dialoghi impostati da Mamet sono perfetti per rappresentare il torbido triangolo che viene a crearsi fra Frank, Cora e Nick, i protagonisti della pellicola.
Il verdetto, film del 1982 diretto da Sidney Lumet, è un dramma giudiziario all'insegna del disincanto, centrato sulla figura crepuscolare dell'avvocato; l’opera vale la prima nomination agli Oscar per David.
Gli Intoccabili di Brian De Palma è un grande successo: uscito nel 1987, il film narra le vicende della squadra dei poliziotti che riuscì a incastrare il boss malavitoso Al Capone. L’opera propone scene e dialoghi memorabili, come la caduta del passeggino per la scalinata della stazione.
Sesso e potere, film del 1988 diretto da Barry Levinson, vale a Mamet la seconda nomination agli Oscar. Il film è una black comedy sulla manipolazione dell'opinione pubblica attraverso il controllo dei mass media, magistralmente interpretata da Dustin Hoffman.
Americani, opera del 1992 diretta da James Foley, è l’adattamento per il cinema dell’opera teatrale che valse a David Mamet il premio Pulitzer. È un intenso dramma incentrato su quattro dipendenti di un’agenzia immobiliare vittime di un raggiro.
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