Il tema dell'antisemitismo trattato con la satira. E' questa la carattersitica che contraddistingue Pecore in erba, in concorso nella sezione Orizzonti al Festival di Venezia 2015.
Il film è ambientato nel 2006: in una giornata di luglio, i media diffondono la notizia della scomparsa di Leonardo Zuliani. Appreso il fatto, un gruppo di seguaci del giovane attivista si riunisce davanti alla sua casa natale. Tutte le autorità manifestano solidarietà alla mamma disperata organizzando una manifestazione in suo onore. La singolarità è che a far diventare l'attivista un eroe è proprio il suo essere antisemita.
Diretto da Alberto Caviglia che ne cura anche il soggetto e la sceneggiatura, Pecore in erba è un esperimento estremo dove viene portata in primo piano l'ipocrisia che genera pregiudizio. Nativo di Roma, Alberto Caviglia oltre che regista è anche sceneggiatore. La sua passione per il cinema, lo porta dopo la laurea in lettere e filosofia a frequentare corsi alla "New York Film Academy" e alla "London Film School". Si diploma inoltre alla Scuola Romana di Fotografia. Lavora come assistente alla regia con Ferzan Ozpetek e nel 2015 debutta con il film Pecore in erba.
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