Con quest'espressione s'intende quell'insieme di doppiatori che nati sul finire degli anni '80 si sono affermati dalla metà degli anni '90 ai giorni nostri. E Prando, a buon diritto può forgiarsi di questo titolo. Tra le voci prestate può vantare attori del calibro di Luke Perry, Eric McCormack, Eric Dane, Hugh Grant ed altri ancora.
Prima di “Mechanic Resurrection” ha fatto parte del cast di doppiatori di numerosi film tra cui “Iron Man 3 (2013)”, “Le cronache di Narnia” (2009), “Skyfall (2012) e la trilogia de “I mercenari”, giusto per citare qualche titolo. Nel 2014 vince il premio Leggio d'oro.
Anche per quanto riguarda le serie tv possiamo sentire la sua voce in numerose realtà di grande successo. Ha lavorato in “Will&Grace”, “Lost”, “Glee”, “The walking dead” e moltissime altre.
Non mancano i film d'animazione. Da “I Simpson - il film” a “Mulan”(1998), passando da “Shrek 2” (2001) e “Akira”(1998).
Prando però è stato anche dall'altra parte ossia ha recitato nel cast di “Incantesimo”. Come lui stessi ha dichiarato però ne è uscito per sua volontà, non di certo perché non ritenesse l'esperienza gratificante, ma solo perché il doppiaggio resta il suo lavoro preferito.
Quello dei doppiatori è un circuito in rapida riscoperta e molto lo si deve anche ad un'evoluzione della professione stessa, cambiamento che ha coinvolto principalmente la quinta generazione. E Prando, grazie al suo straordinario talento ed alle nuove forme di produzione televisiva, sempre più veloci, ha col tempo e con la giusta esperienza, avuto la possibilità di imporsi e di poter concretizzare una carriera di tutto rispetto.
Riproduzione riservata ©2024 - PCTV
