Rodolfo Bianchi è il doppiatore di Craig T. Nelson che nel film è Joe Paxton, il padre rissoso e polemico del giovane protagonista Andrew Paxton (Ryan Reynolds). Bianchi è un attore di cinema e teatro ma ha prediletto l’attività di doppiatore per questo e molti altri attori famosi, come Chuck Norris, Gérard Depardieu, Jeremy Irons, Tommy Lee Jones, Keith Carradine, e coì via. La storia vede Joe Paxton accanto al figlio Andrew che arriva in Alaska e presenta la futura moglie alla sua famiglia, senza preavviso: il giovane, infatti, vive ormai da tempo a New York e qui svolge il suo lavoro da impiegato, “schiavo” di una dirigente “padrona” che lo costringe a compiti, a dir poco, servili. La terribile dirigente è, a sorpresa, la sua “promessa sposa”, Margaret Tate (Sandra Bullock). Il matrimonio è dettato dall’esigenza di lei di sposare un uomo americano per ottenere la cittadinanza che è scaduta proprio quando il suo sogno di fare carriera come dirigente in una grande azienda, e nella prestigiosa New York, si era fatto realtà. Nel corso dei preparativi di questo finto matrimonio, il padre Joe Paxton e il figlio Andrew si scontrano più volte. Il loro disaccordo nasce da vecchie incomprensioni e nuove divergenze sul futuro e sulle difficoltà che un matrimonio può determinare fuori da certe regole dettate dalla tradizione. Bravo l’attore Craig T. Nelson nell’interpretare un ruolo da “furioso”, e molto appropriata la prestazione vocale del Bianchi doppiatore.
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