Non solo il suo nome risulta complicato ma spesso anche i suoi film rimangono incompresi. Manaj Nelliyattu Shyamalan è un regista, sceneggiatore, attore e produttore statunitense nato in India.
All’età di 45 anni è uno di quei registi che è rimasto nella cerchia della fama discreta, spesso criticato e spesso incompreso, vanta di numerosi insuccessi filmografici. Si è fatto conoscere in tutto il mondo con l’uscita del suo terzo film Il sesto sesto, in cui vedevamo come protagonista un affascinante Bruce Willis. Girato nel 1999, ha vinto con questa pellicola i suoi primi premi: miglior sceneggiatura e miglior regista.
Successivamente, nel lontano 2000, uscì Unbreakable-Il Predestinato, dove ancora il protagonista é Bruce Willis (sembra che Mr. Manaj Shyamalan veda gli attori come amuleti porta fortuna utilizzando la loro figura in maniera consecutiva solo per due volte per poi passare ad un nuovo volto).
Due anni più tardi infatti troviamo sul grande schermo un altro film di successo, Signs con protagonista Mel Gibson. Un film di fantascienza accompagnato dall’affamata curiosità del pubblico sul tema, riccorrente in quei anni, dei cerchi nel grano.
Dal 2004 al 2010 comincia la stratosferica collezione di incessanti flop, a partire da Lady in the Water, film che segna il passaggio dalla Disney alla Warner Bros, a l’Ultimo dominatore dell’aria, massacrato sia dalla critica che dal pubblico e col quale vince i premi peggior regista e peggior film.
Da poco è uscito il suo ultimo film The Visit nelle sale dal 26 novembre 2015, un’inquietante storia dal timbro thriller/horror. Narra di due fratelli adolescenti che decidono di trascorrere una settimana dai nonni, nella loro casa di campagna. Lì faranno delle sconcertanti scoperte, che renderà impossibile il loro ritorno a casa.
Augurandogli un grande successo da parte di critica e pubblico lo attendiamo con i suoi prossimi film in uscita.
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