Solitamente, chi appartiene al mondo dell’arte viene etichettato in tanti e differenti modi. Philip Ridley, regista di “Heartless”, invece si definisce da solo come «un uomo del Rinascimento per l'era multimediale».
Oltre ad essere un cineasta britannico, Ridley è uno scrittore, sceneggiatore e pittore. Nato e vissuto nel sobborgo orientale di Bethnal Green, Ridley scopre presto il dolce sapore dell’arte, poiché fonda la sua prima compagnia teatrale a sei anni e diventa scrittore di un primo libro a sette. La pittura è il primo approccio a questo mondo, però: s’iscrive presso la St. Martin's School e produce lavori che verranno esposti in Europa e in Giappone.
Il debutto cinematografico sopraggiunge con la produzione di due cortometraggi: era il 1987 e Ridley è alla regia di “Visiting Mr. Beak” e “The Universe of Dermot Finn”. Sebbene nel 1989 abbia scritto un libro per adulti “Gli occhi di Mr. Fury” e nel 1990 si sia occupato della sceneggiatura di “The Krays”, la critica e il pubblico iniziano a riconoscere il suo talento con “Riflessi sulla pelle”, pellicola che all’inizio degli anni ’90 gli valse la vittoria di ben undici riconoscimenti internazionali. Stesso successo riscuote il film del 1995 “Sinistre ossessioni”, in cui recitano attori come Brendan Fraser, Ashley Judd e Viggo Mortensen. Altra particolarità di questo film è l’inserimento di due canzoni nella colonna sonora co-scritte dallo stesso regista. Nel 2009 ritorna al cinema, dopo un periodo dedito alla stesura di romanzi, con il film “Heartless” che viene presentato in anteprima nel Regno Unito al “Film4 FrightFest”.
Ridley è un artista poliedrico, tanto da aver ricevuto due premi promossi dall'Evening Standard: il premio per il cinema britannico e il premio rivelazione per la Drammaturgia.
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