Gabe Ibáñez nasce a Madrid, si laurea presso l'Universidad Complutense in Scienze dell’Immagine e nel 1992 s’inserisce nel settore della post produzione digitale, in cui ha lavorato come artista 3D e supervisore degli effetti speciali per il cinema e la pubblicità. Tra i titoli in cui compare come addetto agli effetti speciali ci sono: “El corazón del guerrero” del 1997, “Perdita Durango” e “El niño invisible”, entrambi del 1995. Questa sua carriera è durata per 8 anni. In seguito, Ibáñez lavora come direttore commerciale e nel 2001 fonda la UserT38, una società dedicata alla pre-produzione digitale e post produzione. Ma il passaggio dagli effetti speciali alla regia avviene nel 2006 con il suo primo cortometraggio intitolato “Máquina”, con il quale si è aggiudicato il premio speciale della giuria di Clermont Ferrand nel 2007. Il primo lungometraggio, invece, viene presentato in anteprima durante l’International Critic's Week al Festival di Cannes nel 2009: “Hierro” è il suo debutto. Nel 2014, Ibáñez scrive e dirige il secondo lungometraggio intitolato “Automata”, thriller fantascientifico ambientato in un futuro distopico, in cui protagonista è Antonio Banderas. Questo suo ultimo lavoro è stato mostrato per la prima volta al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián, dove è entrato anche in concorso.
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