La capacità tipica dei buoni thriller di riuscire a scavare nella psicologia di tutti i personaggi coinvolti senza sacrificarne il ritmo ha reso “The Fall”, il crime drama scritto da Allan Cubitt, una delle sorprese migliori del 2013.
La terza stagione è uscita questo autunno nel Regno Unito, e nel cast figura ancora John Lynch. L’attore nordirlandese -conosciuto per avere recitato in film del calibro di “Nel nome del padre” (1993) e “Sliding Doors” (1998)- torna a interpretare il ruolo del vicecommissario Jim Burns.
Jim Burns è un uomo malinconico, ha problemi con l’alcool ed è fortemente attratto dalla sovrintendente alle indagini Stella Gibson (Gillian Anderson), con la quale in passato ha avuto una storia.
Non è riuscito a superare il proprio passato, invischiato sentimentalmente in una storia che non vede entrambe le parti coinvolte nella stessa maniera. La gelosia di Burns sbatte, infatti, contro l’algida facciata realista di Stella, per la quale nutre una venerazione.
Questa sua passione non corrisposta lo logora e lo caratterizza in un racconto in cui tutti i personaggi principali sembrano sopprimere, per un motivo o per l’altro, i propri impulsi.
Le fantasie sessuali dell’assassino Paul Spector (Jamie Dornan) sono l’emblema dei movimenti psicologici che smuovono l’intera serie.
John Lynch è abilissimo nel mostrare il tormento interiore del proprio personaggio: malinconico e sottomesso, certo, ma pronto a esplodere come la passione che tenta invano di celare.
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