Già acclamato drammaturgo e interprete teatrale, l’inglese Mark Rylance è stata la grande sorpresa degli ultimi premi Oscar. Con la vittoria nella categoria Miglior attore non protagonista, ha di fatto avuto la meglio sui favoritissimi Christian Bale, Tom Hardy e soprattutto il vero grande sconfitto: “Sly” Sylvester Stallone. Giudicata magistrale (non solo dall’Academy), la sua interpretazione della spia Rudolph Abel ne Il ponte delle spie, di Steven Spielberg, Rylance è stato riconfermato dal regista di E.T. anche per il prossimo Il gigante gentile (tratto dal romanzo di Roald Dahl), dove interpreterà proprio la parte del protagonista, a fianco della giovane esordiente Ruby Barnhill.
Di poche parole, così come il suo personaggio, alla consegna della statuetta ha così commentato: "Ho sempre adorato le storie, sentirle, vederle, prenderne parte, quindi per me avere la possibilità di lavorare con, credo, uno dei più grandi narratori del nostro tempo, Steven Spielberg, è stato un grande onore. (...) Voglio ringraziare gli altri candidati. Io non so cosa separa la mia recitazione dalla vostra, in questi meravigliosi film che tutti devono vedere. E' un momento meraviglioso per un attore e sono orgoglioso di farne parte. Grazie".
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