Presiederà Paul Verhoeven la Giuria del Festival di Berlino (9-19 febbraio 2017). Intrapresi studi di matematica e fisica, comincia l’esperienza dietro la telecamera nel 1969 per la tv olandese. Il debutto sul grande schermo da regista arriva due anni più avanti con “Gli strani amori di quelle signore” (1971). Altro biennio e altro film: “Fiori di carne” (1974), opera che riscuote notevole consenso, strappando anche una nomination agli Oscar come miglior produzione straniera. Incassi top al botteghino glieli danno “Robocop” (1987) e “Atto di forza” (1990), con Arnold Schwarzeneger, Michael Ironside, e Sharon Stone. Poi, ancora con Sharon Stone, il thriller erotico “Basic Instict” (1992), dalle contestatissime scene di nudo. Sessualità e violenza sono temi ricorrenti nelle sue opere. “Black Book” (2006) viene omaggiato col titolo di miglior pellicola internazionale alla 63ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Verhoeven ottiene nomination in tre categorie al suo ultimo film “Ellen” (2016) per gli European Film Awards, e in due premi secondo la critica americano, più la candidatura alla Palma d'Oro di Cannes. Affetto e stima gli vengono puntualmente dimostrati.
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