In “Una vita da gatto, una classica commedia americana, Robbie Amell si cala nei panni di David Brand, figlio di un padre (Kevin Spacey) imprenditore dedito esclusivamente alla propria ascesa sociale. David vive all’ombra di un padre egocentrico e accecato dal successo, pronto ad accantonare i valori della famiglia per raggiungere e nutrire il proprio ego.
Trattato con sufficienza e ferito da battute tristi riguardanti il suo timore nel lanciarsi con il paracadute dal tetto del grattacielo della compagnia di famiglia, è un ragazzo all’apparenza fragile, completamente schiacciato da una personalità importante come quella di suo padre.
Figlio della prima moglie nutre comunque un sincero affetto per la nuova compagna (Jennifer Garner) e per la sua sorellastra.
Nella strana vicenda che stravolge la vita del padre Tom Brand (Kevin Spacey) sarà proprio David a mantenere in piedi i progetti aziendali del padre, difendendo il suo pensiero e combattendo contro un consiglio di amministrazione deciso a vendere l’azienda prima ancora di avere la certezza della dipartita del suo presidente.
L’amore di David nei confronti del padre è comunque sincero e profondo e nel suo tentativo estremo di dimostrarsi quell’uomo che suo padre desiderava, indurrà Tom al riscatto e ad una nuova vita insieme alla sua famiglia.
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