Probabilmente “Il Grande Lebowski”(1998) è uno dei film più belli diretti da Joel Coen e prodotto dal fratello Ethan Coen: infatti è diventato, nel corso degli anni, un vero e proprio cult ed è stato inserito nel National Film Registry degli U.S.A, al fine di conservarlo nella Biblioteca del Congresso.
La pellicola porta sul grande schermo le vicende di Jeffrey Lebowski (Jeff Bridges) detto il “Drugo”, uno spensierato giocatore di bowling fumatore di marijuana e forte bevitore di White Russian, e dei suoi due amici Walter Sobchak (John Goodman) e Theodore Donald "Donny" Karabotzes (Steve Buscemi). La sua vita tranquilla e dissoluta viene improvvisamente turbata dall’arrivo di due sicari, che comprendono di aver sbagliato persona, solo dopo averlo aggredito, poiché il reale obiettivo è un omonimo ricco magnate. Jeffrey viene convinto da Walter a farsi risarcire dal vero destinatario dell’aggressione e si ritrova coinvolto in una vera e propria avventura contornata da rapimenti, riscatti e personaggi eccentrici.
Tra di questi vi è Lo Straniero, interpretato da Sam Elliot, ovvero il narratore del film, vestito come un rancher dai grandi e folti baffi, un gran cappello a tesa larga, la voce profonda e risonante.
. Il Drugo lo incontra nel bar del bowling dove i due hanno l’occasione di avere una chiacchierata un paio di volte. È proprio lui che conclude il film parlando alla telecamera e raccontando la storia di Jeffrey.
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