Manoel De Oliveira (1908-2015) è stato un cineasta, regista e sceneggiatore portoghese che con la sua poetica personalissima ha attraversato quasi cento anni di cinema lasciando un'impronta indelebile.
La carriera di De Oliveira però non è stata lineare. Dopo aver studiato dai gesuiti, ed essersi dedicato alle corse automobilistiche, si avvicinò al mondo del cinema negli anni trenta. A quell'epoca in Portogallo vi era il regime salazarista, che il regista mal tollerava. Così, negli anni cinquanta, emigrò in Germania, per apprendere l'uso del colore.
Tornò in Portogallo, riprendendo l'attività di cineasta, negli anni settanta, e da allora si è dedicato al mondo della celluloide in maniera più continuativa. Gli anni più prolifici della sua attività, paradossalmente, sono stati proprio gli ultimi quando, ormai ultracentenario (è morto che aveva 106 anni) ha continuato a dirigere pellicole presentate ai più importanti Festival Internazionali.
Ha ricevuto ben due Leoni d'Oro alla carriera: il primo nel 1985, il secondo nel 2004, e nel 2008 gli è stata conferita anche la Palma d'Oro alla carriera a Cannes.
Tra i suoi film di maggior spessore ricordiamo quello che ne viene considerato il capolavoro, "Francisca" (1981), ma anche "Il convento" (1996), "Parole e utopia" (2000), "Specchio magico" (2005).
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