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L’autrice del romanzo da cui è stato tratto “Il diavolo veste Prada” (2006), Lauren Weisberger, è stata realmente l’assistente personale di Anna Wintour, direttrice di Vogue America, cui si è ispirata per il personaggio di Miranda. La stessa Weisberger compare in una scena del film, nei panni della baby-sitter delle due gemelle di Miranda Priestly (Meryl Streep).
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Nel film si usano vestiti e accessori di molti stilisti (oltre, naturalmente, Prada), per un valore di oltre un milione di dollari. Alla fine delle riprese, Meryl Streep ha donato il suo intero guardaroba ad un’asta benefica.
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Il New York Mirror, la rivista per la quale alla fine viene assunta Andy (Anne Hathaway), è realmente esistita e per essa collaborò anche Edgar Allan Poe.
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Lo stilista Valentino, che ha disegnato l’abito nero indossato da Meryl Streep nella scena al museo, ha un piccolo cameo nel film. Come lui, anche la modella Gisele Bundchen ha accettato di ricoprire una piccola parte.
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Anne Hathaway, per calarsi meglio nei panni di Andy, ha realmente lavorato come assistente in una casa d’aste per alcuni mesi.
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