Diretto da Paolo Bianchini, Il sole dentro è l' intreccio di due storie, una reale ma finita tragicamente e l' altra immaginaria che, rompendo ogni schema di indifferenza comune, prospetta ancora in un futuro migliore.
Due viaggi che percorrono rotte inverse, ma inseguono un' unica meta, i sogni!
Nel primo viaggio abbiamo Yaguine e Fodè, che dall' Africa si dirigono in Europa, a Bruxelles, sede dei capi di stato, con nel cuore la speranza e in tasca una lettera, rivolta "Alle loro eccellenze i membri e responsabili dell' Europa" per portare agli occhi del mondo i problemi del loro paese. Intendono far comprendere al resto del mondo che l' Africa, come tutti gli altri paesi, ha diritto a cibo, cure e istruzione. Per questo i due bambini si nascondo all' interno del vano carrello di un airbus 300 diretto proprio a Bruxelles, ma il loro sogno finirà tragicamente. Al momento dell' atterraggio del velivolo, un tecnico troverà i due piccoli abbracciati e morti assiderati.
Il secondo viaggio segue il percorso opposto perchè Rocco e Thabo dall' Europa andranno in Africa, N'Dola, luogo dove è nato Thabo. I due questa volta sono due piccole promesse del calcio che, rigettati da quel mercato clandestino di bambini e sogni calcistici, decidono di andar via dall' Italia.
Le musiche che fanno da colonna sonora al film ben si sposano con uno scenario così tragicamente delicato di una realtà apolide, e sono state realizzate dal giovane Fabrizio Siciliano, pianista romano che realizza un intreccio unico di suoni e melodie che abbracciano le diverse tradizioni musicali, al di là di qualsiasi dove e quando.
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