Pablo Larrain, giovane regista cileno, fa di nuovo centro.
Dopo il grande successo del suo film capolavoro No-I giorni dell'arcobaleno del 2013 candidato al premio Oscar come Miglior film straniero, il regista presenta al Festival del Cinema di Berlino la sua ultima opera dal titolo Il Club e si porta a casa il Gran Premio della Giuria.
Il Club è un film attualissimo, o meglio tratta di un tema molto delicato ma sempre più discusso. Protagonisti di questa pellicola sono quattro preti che vivono con una suora di nome Monica, in una piccola casa a La Boca, sulla Costa Cilena.
Cosa li ha portati a vivere in esilio? I loro peccati. Uomini diversi ma uniti dall'aver ceduto alle loro debolezze. C'è chi ha tradito la fede, chi ha tradito le persone e chi ha tradito se stesso, ma tutti sono alla ricerca del perdono di Dio.
La loro vita prosegue nel totale isolamento, ogni giorno è uguale ad un altro, fin quando alla loro porta bussa un prete accompagnato da una strana figura. Si tratta di Padre Lazcano, accompagnato fisicamente dal suo peccato, Sandokan, un senza tetto di cui ha abusato quando era piccolo.
Padre Lazcano deciderà di mettere fine alle sue sofferenze proprio sotto gli occhi di Sandokan, avvenimento che turberà ulteriormente le vite dei quattro preti esiliati.
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