The confessions of Thomas Quick è un film-documentario diretto dal regista Brian Hill.
Racconta una vicenda di cronaca realmente avvenuta in Svezia qualche decennio fa, tra gli anni ottanta e novanta. Il protagonista è un serial killer il cui nome d'arte è Thomas Quick, di nascita Sture Bergwall, cresciuto in una famiglia che abusava di lui e lo ha sottoposto a gravi violenze e traumi.
Nel 1980 in Svezia un undicenne uscito di casa per andare a scuola non vi fece più ritorno. Diversi anni più tardi un paziente in terapia psichiatrica presso un'ospedale nel nord confessa allo specialista che lo ha in cura, di essere l'omicida di quel bambino scomparso e di molti altri bambini, uccisi dopo essere stati violentati e stuprati. I suoi drammatici racconti daranno avvio alla sua storia giudiziaria che si trasformerà, però, in qualcosa di ancor più sconcertante. L'uomo sadico e assassino nascondeva ben altri segreti.
Il film fa parte della selezione ufficiale della Festa del Cinema di Roma 2015.
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