Ad esempio, nella residenza di Linderhof non compaiono i Pavoni di ceramica che si usava esporre quando Ludwig, il Re, dimorava in quel momento nel castello e la cui usanza era molto ben nota fino ai tempi nostri. Il titolo, poi, diventa “Ludwig II” in Germania, una precisione storica irrinunciabile per il popolo teutonico. Nonostante il film sia uscito per la prima volta in Francia il 15 marzo 1973, nelle sale cinematografiche italiane è uscito il 7 marzo dello stesso anno, ossia 8 giorni in anticipo sulla prima mondiale. Alcune curiosità riguardano invece alcune imprecisioni del montaggio, dimostratosi a volte “distratto”: ad esempio, il fratello di Ludwig, Otto, si presenta a corte appoggiandosi ad un bastone e sostenendosi ad un militare per le gravi ferite di guerra riportate: ma una volta superate le porte della stanza in cui c’è Ludwig sia il bastone che il militare spariscono e Otto si muove tranquillamente sulle proprie gambe! Infine, il film ha una versione integrale e una ridotta, la prima ricostruita alla morte del regista Luchino Visconti con le parti appositamente tagliate e della durata di ben 237 minuti, la seconda uscita nella prima del 1973 e di soli 150 minuti: altri 83 minuti sono stati così recuperati alla visione di questo magnifico film.
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