Lo sposo, o la sposa, che fuggono all’ultimo momento dalla sacralità del matrimonio è un argomento trattato diverse volte al cinema. Chi non ricorda la sequenza finale del capolavoro di Mike Nichols Il laureato (The Graduate, 1967) in cui un disperato Dustin Hoffman (nel ruolo di Ben) va a riprendersi la sua Elaine, interpretata da Katherine Ross, che si sta sposando? Lei comprende la profondità del loro amore e pianta lo sposo appena pronunciato il sì per fuggire con Ben a bordo di un autobus giallo. Tratto dal romanzo di Charles Webb, il film ha vinto nel 1968 il premio Oscar per la miglior regia.
Nel 2008 la celeberrima serie tv Sex and the City è stata portata sul grande schermo da Michael Patrick King con lo stesso cast del telefilm e cioè Sarah Jessica Parker, Kim Cattral, Cynthia Nixon, Kristin Davis e Chris Noth. La storia verte sulle tanto agognate nozze tra gli eterni amanti Carrie e Big. I due, dopo centinaia di puntate e centinaia di tira e molla, decidono finalmente di sposarsi ma quella che doveva essere una cerimonia semplice e tra pochi intimi diventa, per il ruolo di inguaribile modaiola di Carrie, un evento fashion sotto i riflettori. Big non se la sente di affrontare tutto quel circo e fugge via. Le tre amiche storiche Miranda, Samantha e Charlotte partono con Carrie per quella che sarebbe dovuta essere la destinazione della luna di miele e cercano di consolarla come meglio possono. Alla fine ognuna delle tre risolverà i propri problemi: Miranda tornando insieme con Steve, Charlotte con una figlia naturale e Samantha che tornerà single a cinquant’anni. Il film si chiude con il matrimonio di Carrie e Big, semplice e insieme agli amici più stretti.
Anche il cinema di casa nostra ha utilizzato il tema in varie occasioni. Sergio Rubini nel 2002 dirige L’anima gemella, film ambientato in Puglia che si apre appunto con un abbandono sull’altare. La ricca e viziata Teresa (interpretata da Valentina Cervi) vuole sposare Tonino (Michele Venitucci) che però è innamorato di Maddalena (Violante Placido). Lui pronuncia il gran rifiuto e scappa via trascinandosi appresso Maddalena, che la rivale ha sadicamente invitato alle nozze. Teresa non si rassegna e con un rito magico trasferisce la sua anima nel corpo di Maddalena e viceversa, con l’intento di farsi amare da Tonino. Ma l’amore del giovane riconosce l’anima della vera Maddalena nel corpo di Teresa e per la seconda e definitiva volta abbandona la sposa.
La sposa abbandonata è la chiusura di uno degli episodi del cinepanettone Natale a New York, per la regia di Neri Parenti (2006) con Christian De Sica, Massimo Ghini, Sabrina Ferilli, Claudio Bisio, Elisabetta Canalis e Alessandro Siani. Nel film Fabio De Luigi interpreta Filippo, prossimo alla nomina di viceprimario che va a New York per le nozze con la fidanzata Mary, un’italoamericana molto snob dal carattere autoritario. Quando alla cerimonia si presentano gli amici di Filippo, universitari che ai libri preferiscono il divertimento e il “fancazzismo”, lei gli ordina di accompagnarli fuori e Filippo lo fa volentieri, rimanendo però con loro a godersi la ritrovata libertà.
A ottobre 2015 è uscito nelle sale A Napoli non piove mai, opera prima dell’attore Sergio Assisi passato dietro alla macchina da presa. Il film racconta la storia di tre amici: Barnaba, Jacopo e Sonia. Jacopo (interpretato da Ernesto Lama) soffre della sindrome da abbandono perché l’hanno lasciato sia la madre da piccolo che la fidanzata sull’altare che tenta il suicidio un giorno sì e l’altro pure. Barnaba (lo stesso Sergio Assisi) vive ancora con i genitori nonostante non sia più un ragazzo, non ha un lavoro e d’altra parte neanche lo cerca, ma crede fermamente che prima o poi avverrà un miracolo. Infine Sonia (Valentina Corti) è una restauratrice di opere d’arte afflitta dalla sindrome di Stendhal per cui sviene ogni volta che vede un quadro. I tre troveranno il modo di aiutarsi a vicenda in situazioni abbastanza surreali sullo sfondo del golfo di Napoli.
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