Quando si pensa ad un blackout elettrico, ecco che ci vengono in mente: buio, oscurità, imprevisti. Nei film questo espediente viene spesso usato per conferire alla scena un pathos particolare, una sorta di ansia per ciò che accadrà da lì a poco. Come ad esempio un Tyrannosaurus Rex che inizia ad attaccare una macchina con dentro due bambini urlanti e terrorizzati. Impossibile dimenticarsi o non aver mai visto la scena di Jurassic Park, film del 1993 conosciuto in tutto il mondo in cui, proprio a causa di un blackout elettrico, tutte le recinzioni del parco vengono aperte e, il terrorizzante e enorme Tyrannosaurus Rex, dopo aver divorato davanti ai protagonisti, bloccati perché impossibilitati a proseguire con le jeep elettriche il cammino a causa di questo guasto, una capra, si avvicina ad una delle jeep dove all’interno vi sono due bambini, soli, urlanti e indifesi, e la malvagia creatura cerca loro di mangiare. Un altro film importante in cui un blackout elettrico cambia un po’ le carte in tavola nelle vicende che seguono è Ocean’s 11. Nello specifico, il blackout avviene a causa di una rapina che il gruppo di banditi capeggiati da Pitt e Clooney cercano di effettuare in tre degli hotel più lussuosi di Las Vegas. Altro film, altro blackout: Operazione San Gennaro, di Dino Risi, con l’attore Nino Manfredi. In una scena del film, i protagonisti, per superare un ostacolo nelle fognature, lavorano su un circuito elettrico e tolgono involontariamente per qualche minuto la corrente elettrica a tutta Napoli. Oppure, se vogliamo entrare nelle atmosfere e nei pensieri felliniani, il blackout elettrico può essere utilizzato, metaforicamente parlando, come espediente per criticare la pubblicità, come nel caso del film Ginger e Fred, di Federico Fellini, con Marcello Mastroianni e Giulietta Masina.
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