Una nonna, preoccupata per la scomparsa del figlio partito per la guerra e mai ritornato (e probabilmente prigioniero), si avventura in un viaggio colmo di speranza in compagnia del piccolo nipote, che a sua volta vuole ritrovare suo padre. “Son of Babylon” è una pellicola del 2009 definita come un film on the road, poiché l’intera vicenda si struttura attorno al viaggio intrapreso dai due protagonisti nella speranza di raggiungere il proprio obiettivo.
La vicenda è collocata nelle zone polverose dell’Iraq, in seguito alla caduta della dittatura di Saddam Hussein, e la donna mossa al tempo stesso da disperazione e ottimismo parte verso Nassirya con il nipote. Il loro tragitto sarà costellato di terribili realtà, ma ciò che più li traumatizzerà, saranno le fosse comuni che troveranno una volta giunti a Nassirya. L’orrore della guerra e delle sue conseguenze polverizza le buone intenzioni di nonna e nipote, catapultandoli in un limbo di acuto e infinito dolore.
Al timone della regia di “Son of Babylon” c’è Mohamed Al-Daradji che, tra i vari riconoscimenti, ha ottenuto grazie a questo film un premio al Festival internazionale del cinema di Berlino.
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