Se vi è piaciuto “Uomini Che Odiano Le Donne” (2009), il sequel vi lascerà ancor più attoniti e incollati alla poltrona: esso, infatti, riprende gli eventi da dove erano stati lasciati nel precedente film e sviluppa maggiormente il personaggio delle vulnerabile – ma combattiva più che mai – Lysbeth che è nuovamente interpretata da Naomi Rapace. In questo film ella non solo sarà costretta a liberarsi dei terribili malviventi che hanno iniziato a darle del filo da torcere nel primo film, ma avrà bisogno di fare affidamento su tutte le sue forze interiori per sconfiggere il demone del suo passato, costellato da abusi sessuali.
Le scene più belle del film sono appunto queste ultime: è interessantissimo, infatti, vedere come Naomi Rapace sia così duttile da sapersi destreggiare in scene di assoluta adrenalina, per poi alternarle a scene in cui ella mostra il suo personaggio in tutte le sue fragilità umane. Il dato di forza del film – e del libro, in misura molto maggiore – sta proprio qua: nel mostrare che anche la più combattiva eroina ha un lato umano.
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