Alla fine del capitolo precedente il drago Smaug si era ridestato e aveva deciso di scagliare tutta la sua furia contro gli abitanti di Pontelagolungo. Tuttavia Bard riesce con una freccia nera a colpire il drago Smaug che stava terrorizzando la città e a ucciderlo. Nel frattempo gli eventi ad Erebor si susseguono e Thorin contrae “la malattia del drago”, ovvero è colto da una bramosia insaziabile dell’oro e ordina di murare l’entrata della montagna solitaria in modo che nessuno potesse raggiungere i suoi tesori. Gandalf che era stato precedentemente catturato dall’oscuro signore viene liberato dal Bianco Consiglio e condotto poi da Radagast Il Bruno.
Inizia quindi la battaglia dei cinque eserciti per Erebor: orchi, nani, umani, elfi e da ultimo si aggiunge anche l’esercito di Dain, signore dei Colli Ferrosi. La sanguinosa battaglia ha inizio e soccorrono in aiuto di elfi, nani e uomini anche le aquile insieme a Radagast e al mutapelle Beorn che sbaragliano l’esercito degli orchi. Thorin affronta anche il suo nemico Azog riuscendo ad avere la meglio e ad ucciderlo, ma tuttavia il nano verrà ferito mortalmente e perderà anch’esso la vita.
La battaglia è al termine e gli orchi sono stati sconfitti anche se il costo è stato altissimo perché Thorin, Fili e Kili hanno perduto la vita.
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