Partita con ottimi riscontri, la serie televisiva “La mafia uccide solo d’estate”, remake per il piccolo schermo dell’omonimo film di Pif che, nel 2013. fu campione di incassi ai botteghini e vinse due David di Donatello e un European Film Award. Sei puntate iniziate lo scorso 21 novembre e in onda su Raiuno in prima serata, riportano il telespettatore nella Palermo negli anni Settanta, dove si svolgono le vicende private della famiglia Giammarresi sullo sfondo di gravi fatti di sangue orchestrati da Cosa Nostra.
Infatti è proprio la splendida e problematica città di Palermo, con le sue bellezze architettoniche, gli scenari più inconsueti e familiari ai cittadini e soprattutto le tante luci e le ombre della sua storia, ad essere protagonista. Qui sono state ambientate gran parte delle riprese, con un’appendice in provincia di Viterbo, dove – a Civita Castellana – sono stati effettuati anche i provini per il cast. Gli episodi dello sceneggiato televisivo sono diretti da Luca Ribuoli e sceneggiati da Stefano Bises, per una produzione firmata Wildside e RaiFiction. La storia del serial, come quella del film del 2013, inizia nel 1969 a Palermo e si dipana fino agli anni Ottanta. Protagonista è una famiglia di gente semplice e onesta che sarà involontariamente coinvolta negli eventi drammatici che negli anni Settanta misero a ferro e fuoco il capoluogo siciliano. Nel cast della fiction ci sono Claudio Gioè e Anna Foglietta, (Lorenzo e Pia Giammaresi), Francesco Scianna, e poi il giovanissimo Eduardo Buscetta, che interpreta il piccolo Salvatore, innocente testimone degli eventi, che nel film sarebbe diventato adulto con il volto dello stesso regista Pif.
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