Protagonista della pellicola Mediterraneo è il manipolo di soldati italiani composto dal tenente Raffaele Montini, il sergente maggiore Nicola Lo Russo, Antonio Farina, Luciano Colasanti ed Eliseo Strazzabosco. Siamo nel 1941 e i militari si stabiliscono su un’isola greca per presidiarla.
L’isola appare semideserta vista la precedente occupazione tedesca. Ad un certo punto si scopre che la radio si è rotta: è quindi impossibile comunicare con l’esterno e l’isolamento diventa totale. I soldati trascorrono le giornate tra ozio ed attività completamente estranee a quelle militari. Incontrano le poche persone rimaste: soltanto donne, anziani e bambini, oltre ad un prete ortodosso.
Tra queste persone vi è anche la prostituta Vassilissa, che da subito trova affinità con il soldato Farina. Trascorsi ben tre anni dal loro arrivo sull’isola, ecco che un aereo italiano atterra d’emergenza sul posto e mette al corrente tutto il gruppo di quanto è fino ad allora accaduto. Tutti vengono così a sapere che Mussolini è caduto e con lui il fascismo e sono messi al corrente dell’armistizio anglo-americano. I soldati possono perciò tornare a casa, seppur a malincuore.
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