L’8 ottobre 2015 uscirà finalmente nelle sale italiane Woman in Gold, biopic drammatico diretto da Simon Curtis, regista e produttore britannico, conosciuto per il film biografico Marilyn (2011).
La pellicola si basa su una storia vera: la lunga lotta (1998-2006) condotta dall’austriaca ottuagenaria Maria Bloch Altmann (Helen Miller), di famiglia ebrea, fuggita in America dalla madrepatria durante l’Olocausto, contro il governo austriaco, colpevole di essersi appropriato indebitamente di un ritratto appartenuto alla sua famiglia durante le persecuzioni razziali. L’opera in questione è Ritratto di Adele Bloch-Bauer I o Woman in gold di Gustav Klimt (1907), appartenuto alla zia della protagonista che altri non è che la Adele ritratta. Nel processo durato un decennio la Altmann fu affiancata dal giovane avvocato Randol Schoenberg (Ryan Reynolds), con l’aiuto del quale vinse infine l’estenuante battaglia. Il ritratto si trova oggi esposto alla Neue Gallery di New York.
Non è la prima volta che Helen Miller veste i panni di una “lady di ferro”, basti pensare alla regina Carlotta in La pazzia di Re Giorgio (N. Hytner, 1994) o alla regina Elisabetta in The Queen (S. Frears, 2006).
Nel cast accanto a lei, il già citato Ryan Reynolds (Blade: Trinity, 2004; X-Men Origins: Wolverine, 2009), Katie Holmes (Generazione perfetta, 1998; Batman Begins, 2005), Jonathan Price, (Pirati dei Caraibi, la trilogia completa, I Fratelli Grimm e l’incantevole strega, 2005) e Daniel Brühl (Good bye, Lenin!, 2003).
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