La pellicola Oldboy si apre nel 1993 con il rapimento di Joe Doucett, un pubblicitario con problemi di alcolismo. Si sveglia rinchiuso in una stanza di albergo isolata e scopre di essere prigioniero. I suoi rapitori gli fanno pervenire cibo, qualsiasi altra cosa serva a mantenerlo in vita e in salute e vodka per evitare le crisi di astinenza. Joe, dopo aver scoperto che la sua ex moglie è stata vittima di stupro e omicidio -crimini per i quali lui è il primo indagato - e che sua figlia Mia è stata data in adozione, cerca di suicidarsi. I suoi carcerieri lo salvano.
Joe inizia a scrivere a Mia, smette di bere e, per i vent’anni successivi, pianifica la sua vendetta. Nel 2013 vedrà per caso in televisione uno show in cui Mia, intervistata, afferma di essere disposta a perdonare il padre se questo dovesse farsi vivo. Joe, però, viene improvvisamente drogato e si risveglia in un campo.
Joe conoscerà in un ospedale vicino Marie, infermiera della quale finirà per innamorarsi e che lo aiuterà nella sua missione di ritrovare chi l’ha tenuto segregato per tutto quel tempo. L’uomo dovrà fare i conti con il fatto di essere immerso in cospirazioni più grandi di lui.
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