Il film commedia abbraccia, al suo interno, numerosi sottogeneri. Pone l’accento sull’umorismo -pur non avendo come obiettivo quello di far ridere il pubblico- e generalmente si conclude con un lieto fine, l’happy end americano.
La commedia è un genere con radici molto antiche, che risalgono almeno all’epoca dell’antica Grecia, con le sue rappresentazioni in grandi teatri. Il cinema hollywoodiano prese a modello i riferimenti storici e la commedia fu un genere di grande successo sin dagli esordi del cinema muto.
Tuttavia, fu nell’epoca classica di Hollywood che la commedia americana conobbe il suo momento di massimo splendore. Dal 1934, con l’entrata in vigore del codice Hays, l’adulterio fu bandito quale possibile tema. Dunque le commedie puntarono su dialoghi brillanti e ambientazioni altolocate. Le più sofisticate affrontavano anche temi sociali, primo tra tutto il confronto tra le classi. I principali esponenti della commedia classica americana furono Ernst Lubitsch -che puntava sulla satira, talvolta aspra, dei costumi-, Frank Capra -rappresentante dell’ottimismo americano tipico del New Deal-, Howard Hawks e Billy Wilder, quest’ultimo di origine austriaca.
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