Steven Spielberg torna alla regia dopo “Lincoln” (2012) e lo fa raccontandoci la storia dell'avvocato americano James B. Donovan (Tom Hanks), che ha il compito di difender la spia sovietica Rudolf Abel (Mark Rylance) per organizzare lo scambio che prevedeva il ritorno in patria di Francis Gary Powers.
Siamo in piena Guerra Fredda ed il film è basato sulla “Crisi degli U2” del 1960: un aereo della CIA fu abbattuto nei cieli sovietici. Si trattava di un aereo in missione di spionaggio, che gli Stati Uniti dovettero dichiarare. Il pilota Powers sopravvisse e fu fatto prigioniero.
Agli occhi del pubblico Donovan non sarà visto di buon occhio, ma quando avrà successo nella sua impresa ed organizzerà lo scambio, diventerà al pari di un eroe nazionale.
Il titolo del film si ispira al luogo dove è avvenuto lo scambio, il Ponte di Glienicke, che sarà poi soprannominato il “ponte delle spie”.
Insieme al pilota, Donovan riuscì anche a liberare altri personaggi che fino a quel momento erano tenuti come ostaggi dall'Unione Sovietica, come Frederic Pryor.
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