“Race – Il colore della vittoria” è un film di Stephen Hopkins del 2016 che uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 31 marzo. La pellicola è incentrata sulla biografia dell’atleta afro americano Jesse Owens che compì l’impresa di vincere quattro medaglie d’oro ai giochi olimpici di Berlino del 1936, diventando un simbolo della lotta al razzismo. In quegli anni la Germania nazista non si presentava di certo come un paese accogliente nei confronti delle diversità, anzi tutt’altro. Nel 1934 Hitler si era proclamato Führer fondendo le cariche di Cancelliere e di Presidente della Repubblica e nel 1935 erano state proclamate le leggi di Norimberga con le quali gli ebrei persero il loro status di cittadini tedeschi e gli venne proibito l’esercizio di diverse professioni. Si cercava in tutti i modi di promuovere il concetto di ‘superiorità della razza ariana’ descrivendo gli altri, tra cui i discendenti di africani, come inferiori. La maggior parte dei tedeschi rimase tacitamente sottomessa al potere centrale, mentre gli oppositori politici furono arrestati, ostacolati, incarcerati e purtroppo tra il 1933 e il 1945 più di tre milioni di tedeschi furono rinchiusi in campi di concentramento e decine di migliaia vennero uccisi. La storia di Hitler e di tutta la sua politica è una macchia indelebile nella maglia della storia dell’umanità; e per questo motivo la partecipazione e le conseguenti quattro vittorie dell’atleta Jesse Owens rappresentarono non solo un simbolo della lotta alle ideologie razziali di Hitler, ma furono anche la più chiara dimostrazione che un solo uomo può fare la differenza.
Riproduzione riservata ©2024 - PCTV