La giovane Nina (Natalie Portman) vive solamente con la madre Erica (Barbara Harshey), che la incoraggia da sempre alla carriera da ballerina aiutandola, paradossalmente, a mantenere un regime alimentare e uno stile di vita molto rigido. Nonostante le sue tendenze autolesionistiche, Nina sembra condurre un’esistenza felice fino a quando si trova a dover combattere per il ruolo di protagonista nel balletto “Il lago dei cigni”.
Per avere questa parte si reca nell’ufficio di Thomas Leroy (Vincent Cassel), il direttore artistico, determinata ad ottenerla a qualunque costo; i due si baciano, anche se la ragazza non sembra propensa ad intraprendere una relazione con l’uomo. Nel frattempo lo squilibrio mentale di Nina peggiora quando si aggiunge alla compagnia la meno talentuosa, ma più affascinante e seducente Lily (Mila Kunis), con la quale si instaura un rapporto di amore ed odio. Il giorno della rappresentazione del balletto Nina pensa che Lily voglia prendere il suo posto nel balletto (a causa delle sue manie ossessive persecutorie) e pensa di ucciderla gettandola contro uno specchio del camerino. Durante la rappresentazione il suo squilibrio mentale di acuisce e, dopo aver raggiunto una performance perfetta, che era diventata la sua ossessione, muore. Solo a questo punto lo spettatore capisce la dinamica della storia: Nina, preda della sua malattia mentale, aveva proiettato su Lily solamente una parte di sé stessa e si era trafitta nel camerino con un vetro.
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