Il nuovo film Non è un paese per giovani è tratto da una trasmissione radiofonica di Radio 2. In questa lo stesso Giovanni Veronesi, tra gli sceneggiatori della pellicola, chiamava ogni giorno un ragazzo italiano emigrato all’estero per farsi raccontare la sua storia. Così è nato questo film, che vede come protagonisti Sandro e Luciano, due ragazzi italiani in fuga dal loro paese. I due sono lontani ma connessi tra loro per mezzo della tecnologia e, un giorno, decidono di andarsene insieme.
Arrivano così a Cuba dove, per puro caso, conoscono Nora, una ragazza che cambierà completamente le loro vite. La storia racconta quindi di una sorta di esodo, lento ma continuo, che creerà inevitabilmente dei “buchi” nelle generazioni future in Italia. In un’epoca in cui l’attenzione mediatica si concentra più che altro sull’immigrazione, sulle ondate di povera gente che da terre lontane approda sulle coste italiane in cerca di un destino migliore, Veronesi e colleghi hanno preferito concentrarsi sull’altra faccia della medaglia. E questa consiste in una generazione di giovani italiani stanca dell’Italia, magari non alla fame ma comunque desiderosa di un futuro diverso.
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