Ragazzo da parete fu un romanzo epistolare scritto nel 1999 da Stephen Chbosky, divenuto poi un lungometraggio scritto e diretto dal medesimo autore nel 2012 con il titolo di Noi siamo infinito. Il film tratta i temi dell'introversione e della difficile fase dell'adolescenza, sorvolandone tuttavia altri, (come quello della droga) trattati nel romanzo in modo meno approfondito. Il protagonista è Charlie (Logan Lerman), un insicuro e timido studente di scuola superiore che vive con estrema difficoltà il relazionarsi con i propri coetanei in modo aperto e disinibito. Preferisce a loro pochissimi adulti, come il signor Anderson, il suo professore di letteratura, fino al fatidico giorno in cui, a causa di un brownie ben carico di cannabis, riesce a dare sfogo alla sua repressa personalità pregna di intelligenza e ironia. Da lì sarà un susseguirsi di esperienze nuove, come l'aprirsi al tiepido amore della bella Sam, una studentessa dell'ultimo anno, o alla burrascosa amicizia con Patrick, un simpatico coetaneo della ragazza. Noi siamo infinito è un film che racconta in modo onesto il travagliato percorso di un adolescente verso gli orizzonti dell'essere adulti e, nonostante un'accoglienza poco calorosa in Italia, riuscì a guadagnarsi numerosi applausi sia dal pubblico che dalla critica del resto del mondo.
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