Quando parliamo di Nouvelle Vague, ci riferiamo a una corrente cinematografica che ha origine nella Francia della fine degli anni ‘50. La categoria comprende infatti i film francesi distribuiti a partire dal 1958 ma, soprattutto, dal Festival di Cannes del 1959.
Il termine ‘Nouvelle Vague’ designa anche una generazione: quella di coloro che erano giovani sul finire degli anni ‘50. Non è un caso se i registi della Nouvelle Vague erano tutti poco più che ventenni al momenti della produzione dei propri capolavori. Il cinema francese tradizionale dell’epoca, infatti, era diventato un cinema quasi documentario, statico. La generazione dei giovani, invece, era l’opposto: disinibita, disinvolta e straordinariamente irrequieta. Questa generazione rappresentava un modo di vivere nuovo, inconsueto, anticonformista e appassionato.
Le pellicole prodotte rispecchiano alla perfezione questa gioventù e testimoniano la stessa dinamica epoca in cui prendono vita e forma. Questi film sono realizzati con attrezzature approssimative e set altrettanto improvvisati: strade, appartamenti, vicoli, parchi. Proprio per questo loro carattere improvvisato, però, le produzioni trasmettono questa idea di immediatezza, sincerità, veridicità e freschezza.
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