Nova Vlna significa letteralmente “nuova onda” e si riferisce a una corrente cinematografica nata in Cecoslovacchia negli anni Sessanta, in concomitanza con i movimenti di innovazione del cinema nel resto dell’Europa.
La Nova Vlna nacque da un gruppo di studenti della facoltà di cinema e televisione dell’Accademia di arte delle Muse di Praga. Si trattava di studenti dissidenti rispetto al regime comunista in vigore in Cecoslovacchia dal 1948, insoddisfatti di esso e che consideravano missione del cinema il rendere la massa consapevole della brutalità e dell’oppressione del regime sulla popolazione. Alcuni dei temi trattati erano stati censurati in pellicole del decennio precedente, come ad esempio il disagio di una gioventù rinchiusa in un mondo irreale o semplicemente traviata. Gli attori erano generalmente non professionisti era massiccio il ricordo a un tipo di humor nero e talvolta paradossale e a dialoghi lunghissimi e spesso improvvisati.
La narrativa è molto marcata e i registi, inserendosi in un’industria cinematografica nazionalizzata, sono finanziati dallo stesso stato che attaccano e contestano.
La Nova Vlna ebbe fine nel momento in cui l’Unione Sovietica stroncò il tentativo di innovazione della Primavera di Praga, nel 1968.
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