"Ci sono cose che vengono prima di altre. La famiglia e la salute sono tra queste", Jun Ichikawa, 33 anni, si trova a Tokyo che è stata colpita dal sisma più forte dopo quello del marzo 2011 (quello di Fukushima, per intenderci). Diversi suoi parenti sono rimasti «dispersi» per una decina di giorni, così l'attrice naturalizzata italiana ha sentito che la cosa da fare era una: partire. «Adesso sono a Tokyo», racconta a Vanityfair.it, «ma appena sarà possibile scenderò verso sud. La mia famiglia sta bene, ma voglio dare una mano. La situazione è ancora grave, ci sono interi quartieri distrutti, sento di dover stare qui, adesso».
Vita privata e cinema: parla la giapponese Jun Ichikawa
«Odio essere ambigua, magari qualche altra donna fa “dell’ambiguità” il suo stile di vita e ne ottiene vantaggi. Ma io non sarò mai quella “incosciente, svampita”. Gatta morta, per intenderci, proprio no. Non potrebbe convivere con la mia “anima giapponese"». Jun parla del personaggio che interpreta nel suo ultimo film "Il Ministro" di Giorgio Amato. Un film che racconta della salvezza di un imprenditore sull’orlo della bancarotta (Gianmarco Tognazzi) è appesa a un grosso appalto che potrebbe ottenere grazie all'aiuto di un Ministro che, durante una cena, tenterà di corrompere con una cospicua tangente e una ragazza. E sulla sua vita privata l'attrice dice: «Cerco un uomo che abbia la pazienza di stare dietro a una donna. E deve trasmettere fiducia. Diciamo che io sono molto esigente, un uomo per essere “giusto” deve andare bene sia alla mia parte giapponese sia a quella italiana. Il mio compagno per ora se la cava bene: sa comprendere l’altro. In giapponese c’è una parola: omoiyari. Significa prevedere il desiderio dell’altro prima ancora che lo manifesti».
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