Stranger Things è un plagio: è questa l’accusa mossa ai fratelli Duffer, creatori della popolare serie tv di Netflix, da parte del regista Charlie Kessler. Nel 2012, Kessler ha diretto un cortometraggio intitolato Montauk, la storia di un bambino che scompare misteriosamente, di un poliziotto dal passato complicato che si mette sulle sue tracce, e di funzionari governativi che sperimentano fenomeni paranormali. Le obiezioni del regista sono precise e circostanziate: Montauk è stato presentato nel 2012 all’Hamptons International Film Festival ed era stato molto apprezzato da pubblico e critica. Nel 2014, Kessler sostiene di averne dato una copia a Matt e Ross Duffer durante una festa del Tribeca Film Festival. Sarebbe stato in quell’occasione che i fratelli avrebbero sviluppato, proprio a partire da quel corto, l’idea per il loro show.
Stranger Things: cast e concept copiati?
Kessler ritiene addirittura che i Duffer avrebbero usato il titolo provvisorio The Montauk Project nelle prime fasi del progetto. Lo si può leggere dalla casting call di Winona Ryder che gira in rete da alcune ore: “You have a self-tape request for the Netflix series Montauk, starring Winona Ryder and by the creators of Wayward Pines”.
Nessuna delle due idee, tuttavia, sarebbe originale. Sia la serie che il corto sarebbero ispirati a un libro del 1992, The Montauk Project: Experiment in Time, che rivela gli esperimenti del governo nella base di Camp Hero a Montauk, Long Island. Per quella che reputa una violazione del diritto d’autore, il regista ha comunque querelato i Duffer presentando una denuncia alla corte suprema di Los Angeles. Kessler ha chiesto un risarcimento economico e la distruzione di tutti i materiali “rubati” dal suo concept.
Stranger Things 3 naviga in brutte acque
Subito dopo aver depositato l’istanza, è arrivata una comunicazione ufficiale da parte dei Duffer. I fratelli, già accusati di violenze verbali sul set da diverse donne, smentiscono seccamente ogni accusa. La denuncia di plagio, secondo Alex Kohner, l’avvocato dei due, è “una insensata querela” e si configura “soltanto come un tentativo di sfruttare” il successo della serie. “Charlie Kessler non ha alcuna connessione con la creazione o lo sviluppo di Stranger Things – aggiunge il legale – e i fratelli Duffer non hanno mai visto il cortometraggio del signor Kessler né discusso di alcun progetto con lui”.
Fonte foto: https://www.facebook.com/dufferbrothers/
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