Continua l'appuntamento con l'inedita serie tv crime di Rai Due Il Cacciatore. Liberamente ispirata alla biografia dal celebre magistrato Alfonso Sabella, la fiction narra la storia di Saverio Barone (interpretato da Francesco Montanari): un Pubblico Ministero dei primi Anni ’90 che è stato il protagonista di una vera e propria caccia ai mafiosi nel periodo successivo alle stragi di Capaci e via D’Amelio. Una serie che porterà davanti ai telespettatori di Rai Uno non solo i mezzi con cui si dà la caccia a questi pericolosi criminali ma anche gli stessi stratagemmi utilizzati dalla malavita organizzata per compiere le sue malefatte. Andiamo insieme a scoprire le anticipazioni del terzo e quarto episodio de Il Cacciatore, in onda il prossimo 21 marzo 2018.
Il Cacciatore, le anticipazioni del 21 marzo 2018: "Un PM da marciapiede"
Saverio Barone - come i telespettatori hanno avuto modo di vedere nella precedente puntata - ha per le mani il so primo caso: dovrà occuparsi di un latitante, Mico Farinella. Le indagini sono partite già da otto mesi ma di quest'uomo non è stata trovata alcuna traccia. Basterà aspettare pochi giorni e, per puro caso, la sua indagine avrà una svolta incredibile: in paese viene ucciso un uomo per strada e una testimone dell'omicidio fornisce l’identikit del carnefice; la descrizione fisica di questo killer è proprio quella di Mico Farinella. L'uomo, dunque, non dev'essere andato così lontano. Nel frattempo, Bagarella e Vincenzina ricevono la visita di Nunzio Scalera: un ex sicario agli ordini di Bagarella con la passione per le filosofie orientali.
Il Cacciatore, le anticipazioni del 21 marzo: "Un giorno perfetto"
Anche grazie alla collaborazione dei Carabinieri del capitano Bonanno, Saverio riesce a finalmente rimettersi sulle tracce di Mico Farinella: le indagini porteranno gli inquirenti fra le fila del boss delle Madonie, un fedelissimo di Don Luchino. Ma il clan di Bagarella non viene circuito soltanto dalla magistratura: la famiglia Di Peri inzierà ad imporsi nella città di Villabate. Ovviamente Bagarella è costretto a intervenire di persona per ristabilire l'ordine sul territorio e, al tempo stesso, a minacciare ai Di Peri con il suo pesantissimo ultimatum.
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