Milena Gabanelli sarebbe pronta ad un clamoroso ritorno in Rai. Dopo il discusso addio a Repoter, la giornalista ha rilasciato un’intervista a Circo Massimo, su Radio Capital, nella quale si è mostrata possibilista per un rientro a viale Mazzini. “Per ora nessuno mi ha chiesto nulla. Mai dire mai, ma bisogna vedere dove, come e quando”, ha dichiarato. “La Rai è stata il mio unico luogo di lavoro per più di trent’anni. Non l’ho lasciata con felicità, ma perché sono stata costretta, senza sapere un perché. Un po’ come quando rompi con una relazione amorosa dopo tanti anni, adesso non è che abbiamo finito di litigare e tutto torna come prima. Anche perché io non ho litigato con nessuno: ho preso atto e ho messo a disposizione la mie esperienza e la mia reputazione da un’altra parte”.
Milena Gabanelli: Dataroom oggi, post Tg1 delle 20 in futuro?
Gabanelli è attualmente al Corriere della Sera con Dataroom, striscia video d’inchiesta del quotidiano online. “Fortunatamente non sono a spasso. Faccio un lavoro che mi piace per una testata che mi piace. Ho un impegno che intendo onorare”. Le sue dimissioni da Report non furono proprio pacifiche. La proposta di rientro che le venne fatta venne considerata “mortificante per Ranucci e l’intera squadra, che sta portando avanti il programma in modo eccellente”. “Ho deciso io che dopo 20 anni era venuto il momento di considerarla un’esperienza conclusa”, aveva detto. Il suo nome ora è accostato ad un nuovo spazio informativo sul modello che fu di Enzo Biagi, subito dopo il Tg1 della sera.
Milena Gabanelli: Rai è il primo amore
La sua sarebbe soltanto una delle tante cariche Rai pronte a cambiare con il nuovo governo Lega e Movimento 5 Stelle. La presidenza, attualmente occupata da Monica Maggioni, è un “trono” sul quale si siederà uno tra Carlo Freccero e Ferruccio de Bortoli, ex direttore del Corriere della Sera. Per la direzione generale, invece, molti analisti fanno il nome di Vincenzo Spadafora, braccio destro di Di Maio, per sostituire Mario Orfeo. Ma c’è anche ci punta su Gianluigi Nuzzi, accreditato da Davide Casaleggio. Il conduttore di Quarto grado è l’unico sopravvissuto all’epurazione anti-populista Mediaset post elezioni che ha coinvolto Mario Giordano, Paolo Del Debbio e Maurizio Belpietro.
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