I ruggenti Anni Venti hanno segnato la storia del cinema, ma l’avvento del sonoro nei primi anni Trenta fu una svolta e segnò anche un cambiamento nella recitazione. Le attrici e gli attori che avevano fino ad allora funzionato sul video muto, all’atto della recitazione si dimostrarono poco adatti o poco abili nel saper sfruttare il cambiamento. Fu così che nacque una nuova generazione di attori e attrici che dettarono le regole del nuovo cinema con uno stile di recitazione tuttora considerato insuperabile.
Ecco, dunque, la classifica delle 10 migliori attrici americane degli Anni Trenta.
1. Marlene Dietrich (Marie Magdalene Dietrich 1901 - 1992), attrice e cantante tedesca naturalizzata statunitense è nota a tutti come l’Angelo Azzurro soprannome dell’omonimo film del 1930. Modello per antonomasia della femme fatale fu contrapposta alla “rivale” Greta Garbo, simili per storia e origini, ma rivali sullo schermo anche per volere delle rispettive compagnie di produzione (MGM e Paramount). L’American Film Institute ha inserito la Dietrich al 9° posto tra le più grandi star della storia del cinema. Debuttò nel 1922 nei teatri di Berlino, ma nel 1923 era già una star del cinema muto a Hollywood, ma il successo di massa le arrivò proprio nel 1930 con l’”Angelo Azzurro” di Sternberg grazie al quale ottenne un contratto Paramount di 500 dollari a settimana con incrementi fino a 3.500 dollari a settimana al 7° anno di contratto, con la clausola di poter scegliere il regista dei suoi film. A differenza della Garbo, Dietrich aveva anche il talento del canto che seppe sfruttare a suo vantaggio nel cinema sonoro. Fu la prima donna a indossare negli anni Trenta abiti di foggia maschile, una cosa che per i tempi era considerata addirittura “sovversiva”. Sempre nel 1930, ebbe il ruolo da protagonista in “Marocco” che le valse la nomination all’Oscar come miglior attrice. Fu il film del primo bacio saffico della storia del cinema e vestiva abiti maschili. Nel 1931 girò “Disonorata”, in pochi mesi era diventata una diva. Nel 1934 arrivò a guadagnare 250 mila dollari l’anno. Lavorò quasi sempre con il suo regista di fiducia Sternberg – con il quale ruppe la collaborazione nel 1935 - e con il fotografo Rudolph Maté. Durante gli anni della guerra riuscì a creare intorno a sé un enclave di operatori dello spettacolo tedeschi in fuga dal nazismo. Nel 1944 collaborò con gli USA intrattenendo le truppe al fronte coni suoi spettacoli portando in giro quello che divenne il suo “inno”, la canzone tedesca “Lili Marleen”.
2. Bette Davis, (Ruth Elizabeth Davis, 1908 – 1989) diva e divina degli anni Trenta. Fu indimenticabile nel ruolo drammatico di Elisabetta I, fu tra le prime ad adottare tecniche di recitazione che la portassero all’immedesimazione completa con il personaggio recitato. È al 2° posto tra le più grandi star del cinema secondo l’American Film Institute. Il suo mito resta legato al personaggio di Margo Channing in “Eva contro Eva” (1950). Ebbe 11 nomination all’Oscar e lo vinse due volte in “Paura d’amare” (1936) e “La Figlia del vento” (1939). Scritturata dalla MGM, inizialmente fu rifiutata perché ritenuta “troppo brutta”, dovette lottare molto per far sì che il suo talento fosse riconosciuto e superasse di fatto il suo aspetto fisico.
3. Joan Crawford (Lucille Fay LeSeur – 1905 – 1977) è tra le principali attrici americane della sua generazione, premio Oscar nel 1946 con “Il romanzo di Mildred”, tra i suoi maggiori film si ricordano anche “Grand Hotel” (1932) e Johnny Guitar (1954). L’American film Festival la colloca al 10° posto tra le più grandi star del cinema di tutti i tempi. Nel 1926 vinse il premio WAMPAS BABY un’iniziativa pubblicitaria che ogni anno sceglieva le 13 ragazze ritenute idonee per una carriera di successo a Hollywood. Fu subito notata e scritturata dalla MGM (Metro Goldwyn Mayer) assumendo il nome d’arte di Joan Crawford, nel 1928 raggiunse il successo con “Le nostre sorelle di danza”. Fu socia in affari e amante del produttore cinematografico Joseph P. Kennedy (padre del futuro Presidente USA, John Fitzgerald). Da sempre rivale di Bette Davis con la quale avevano spesso degli scontri diretti, il vero successo lo ottenne nel 1932 con il film “Grand Hotel” accanto a Greta Garbo e John Barrymore. L’attrice impose un suo modello femminile: donna indipendente, sfacciata, ma fragile e dolce che la rese ideale nei ruoli melodrammatici e nelle commedie, spesso a fianco a Clark Gable.
4. Rita Hayworth (Margarita Carmen Cansino – 1918 - 1987) l’indimenticabile “Gilda”, la donna più bella e sensuale del cinema statunitense, al 19° posto tra le più grandi star del cinema. Figlia di due ballerini, il padre spagnolo – Eduardo Cansino - e la madre di origini irlandesi – Volga Hayworth -, a dodici anni ballava il flamenco e accompagnava il padre nei tour teatrali. Fu notata dalla 20th Century Fox per la quale lavorò in una serie di film di poco interesse, ma nel 1935 fu scritturata dal produttore della Columbia Pictures che le procurò un contratto vantaggioso, le cambiò il nome adottando quello della madre di Rita e le rivoluzionò il look, trasformando i suoi capelli corvini in rossi e sottoponendola a dolorose sedute per ridurre la sua attaccatura folta e bassa. Ma da quel momento, divenne l’indimenticabile Rita Hayworth. Dal 1949 al 1953 acquisì il titolo di Principessa consorte Aga khan in virtù del matrimonio con il principe Aly Khan,dal quale ebbe una figlia, la principessa Yasmin.
5. Judy Garland (nome d’arte di Frances Gumm) debutta ancora bambina nei teatri di provincia esibendosi insieme alle sorelle più grandi e ai genitori. Figlia d’arte si fa subito notare per il suo talento vocale, la sua carriera inizia infatti nel 1929 nei musical fino al 1935 insieme alla sorelle con le quali forma il gruppo le “Gumm Sisters”. Nel 1934 viene scritturata dalla MGM e le attribuirono il nome d’arte Judy Garland. Il successo di pubblico le arride con il musical “Il Mago di Oz” (1939, regia di Vicor Fleming) che le fece guadagnare anche un Oscar giovanile nel 1940. Lavorò spesso in coppia con Mickey Rooney, suo grande amico. Da allora fu l’eroina dei musical. Dal matrimonio con Vincent Minelli – che durò sei anni - nacque nel 1946 Liza Minelli, futura star della musica e del cinema. Ottenne altre due nomination all’Oscar per i film “E’ nata una stella” (1954) e “Vincitori e Vinti” (1961).
6. Shirley Temple indimenticata Riccioli d’Oro è figlia di un banchiere e di una ex ballerina e fu proprio la madre a spingerla già all’età di 3 anni a prendere lezioni di danza e a presentarla alle audizioni a Hollywood. Fu scritturata dalla Educational Pictures per la quale lavorò dal 1931 al 1934. I produttori consigliarono alla madre di cambiare il look alla piccola bimba dai capelli lisci e castani trasformandola in una bambola dai capelli biondissimi e con i boccoli, per l’esattezza 56 boccoli acconciati tutti i giorni dalla stessa madre. La sua simpatia e bravura le valsero ruoli importanti in film come “Il piccolo colonello”, “La piccola Ribelle”, “Rondine senza nido”, “Dietro l’angolo” a fianco di attori come Gary Grant, John Wayne, Henry Fonda, Ronald Reagan, Gary Cooper, Claire Trevor, Claudette Colbert, Myrna Loy e molti altri. Nel 1933 fu scritturata dalla “20th Century Fox”. Il successo fu tale che fu chiamata nel 1937 come ospite di onore per festeggiare il compleanno del Presidente Roosvelt.
7. Lana Turner, inizia la carriera nel 1938 per la sua bellezza fredda e altera, le attribuirono spesso ruoli da “maliarda”, perfida e sensuale, magnifica e sontuosa. Si ricordano i suoi ruoli in “I tre moschettieri” - una Milady da manuale – e in “Vedova allegra”. Lavorò fino agli anni ’60 e il suo ultimo film fu “geometria di un delitto” (1969). Fu implicata in una complicata vicenda di cronaca nera, un omicidio che presenta tuttora ancora molti lati oscuri.
8. Katharine Hepburn indimenticabile compagna di lavoro di Spencer Tracy, intraprese la carriera a partire dal 1932. Attrice volitiva fu spesso impiegata nei ruoli delle commedie familiari in stile americano. Bella e dalla tempra vivace, lavorò fino agli anni ’90 (“Fiocchi di neve per Buddy” – 1994), rivestendo sempre ruoli importanti da protagonista o co-protagonista.
9. Olivia Havilland iniziò la sua attività nel 1935 e lavorò spesso in coppia con Errol Flynn, un altro grande divo dell’epoca del sonoro al cinema. Specializzata nelle commedie avventurose, fu l’emblema dell’eroina coraggiosa e virtuosa. Lavorò fino agli anni ’80.
10. Vivien Leigh indimenticabile Rossella O’Hara in “Via col Vento” a fianco di Glark Gable. Iniziò l’attività nel 1937, il successo di “Via col Vento” fu irripetibile per lei che pur lavorando continuativamente fino agli anni ’60, non trovò più un ruolo confacente. È da sempre identificata come l’emblema della donna ingenua, capricciosa, volitiva. Il suo ultimo film fu “La nave dei folli” del 1965.
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