È comprensibile che registi e sceneggiatori non si privino, quando possono, di un momento cosi emozionante come l’ultimo saluto.
Fra gli addii cinematografici più conosciuti certamente ‘Casablanca’ è sul primo gradino del podio, merito della storia della pellicola, della nebbia e del fascino dei personaggi.
‘La dolce vita’ di Fellini regala invece un addio prettamente italiano e realistico che si risolve con un affrettato “non capisco, non si sente”.
Anche in ‘Tutti assieme appassionatamente’ a suo modo si può parlare di un addio commovente cosi come in ‘E.T.’ malgrado non compaia alcuna storia d’amore sullo sfondo. Sfondo amoroso che coinvolge invece gli adii di ‘I ponti di madison County’, ‘Lost in translation’ o il fenomeno anni novanta ‘Ghost’. Una forma di addio, forse la più toccante, è d’altronde quella che coinvolge la perdita fisica di una persona amata. Lo si trova più forte che mai in cartoni animati come ‘Dumbo’ e ‘Piedino nella valle incantata’, scene di perdita e addio di un genitore; la si vive in ‘La nostra vita’, con un Elio Germano memorabile che saluta la moglie mancata sulle note straripanti di ‘Anima fragile’.
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