Con la legge di Stabilità 2016 è aumentato il potere del tax credit per i settori cinematografico e audiovisivo. È stato esteso il credito d’imposta agli investitori esterni, anche relativamente alla distribuzione in Italia e all’estero. L’aliquota massima, ora modulabile, non può superiore al 15%, non vale più la differenziazione fra opere di interesse culturale ed altre audiovisive. È stata aumentata dal 30% al 40% (massimo) l’aliquota, a sua volta modulabile, delle spese sostenute, spettante alle imprese di esercizio cinematografico. È stata estesa l’ammissione al beneficio, pure per ristrutturazione, adeguamento strutturale e tecnologico, nonché realizzazione di nuove sale o il ripristino di quelle inattive, facendo attenzione se la sala in questione sia storica, attiva cioè prima del 1° gennaio 1980. I tax credit sono stati incrementati come fondi dai 115 milioni del 2015 ai 140 milioni del 2016. Per il fondo “Grandi Progetti Cultrali” la dotazione è stata aumentata di 70 e 65 milioni, rispettivamente per il 2017 e 2018, inerente istituti culturali, archivi biblioteche, sistema museale e interventi di impellente necessità per la salvaguardia dei beni culturali e paesaggistici. Il 10% dei compensi derivanti dalla riproduzione privata di fonogrammi e videogrammi sarà diretta dall’attività di produzione culturale, favorendo i giovani autori.
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