In origine Wade Wilson, soldato delle forze speciali congedato con disonore, decide di sfruttare le sue abilità come mercenario (così come ce lo ricordiamo in "X-Men le origini") per poi diventare uno dei più irriverenti e anticonvenzionali eroi dell'universo Marvel. Deadpool, che trae il proprio nome dalla lotteria della morte, giro di scomesse dove si punta su chi, tra i mercernari, sarà il prossimo a lasciarci le penne, è l'anti-eroe che non ti aspetti. Come ogni super umano ha doti fuori dal comune, che ne elevano la statura: maestro di spada, forza e riflessi sovrumani, ma soprattutto il fattore rigenerante, mutamento genetico causa delle piaghe che gli deturpano il volto, e ne macchiano il corpo. L'abilità innata di guarire le proprie ferite interne, ma non quelle esterne. Il simbolo della tragedia umana, non eroica, ma ironica, di un soldato che, afflitto da un cancro terminale, tenta disperatamente di salvare la propria vita, e soprattutto l'amore per la sua promessa sposa, Vanessa. E' questo che lo spinge ad affidarsi alle "cure mediche" del dottor Francis Freeman il quale, nell'intento di creare il proprio mercato di carne mutante, schiavitù materialista dell'epoca post moderna che fa da sovramondo alle vicende di Deadpool, dedica ai propri pazienti una cura a somministrazione di torture, atte a forzare lo sviluppo del Gene X. Comincia così la parabola dell'anti-eroe più sfrafottente e ciarliero di sempre. Le torture scatenano il fattore rigenerate, salvano Wade Wilson dal cancro, ma lo sfigurano per sempre, e lo obbligano a indossare una maschera. La sua storia prosegue con la caccia all'uomo che l'ha rovitao, spesso affiancata da alcuni X-man che cercano di mettere in crisi, o quanto meno in dubbio, la sua coscienza: che tipo di eroe è Deadpool?
Sfacciata spalla comica di se stesso, trascina lo spettatore nel suo assurdo mondo narrativo, spaccando lo schermo, non solo in senso metaforico, per rivolgersi diretttamente a chi lo sta osservando. In un certo qual modo lo obbliga ad affrontare le verità del suo mondo, ovvero tutta una serie di verità contradditorie come la natura di Deadpool. Il soldato/mercenario che cambia, ma che rimane anche lo stesso. L'uomo che migliora, e che viene accettato dall'amata Vanessa nonostante il proprio aspetto e il proprio temperamento, ma che non è capace di perdonare, e di fermare la propria indole omicida. Violento, logorroico, depravato, sadico, corragioso, protettore, amorevole. Deadpool rappresenta qualcosa che è andato storto con la società, ma per cui si può ancora simpatizzare. L'eroe moderno che non ha paura di sporcarsi, che non ha alcun timore di mostare le sfumature grigiastre di un epoca in cui non possono più esistere i cavalieri senza macchia. Deadpool è un'eroe della Marvel? Di sicuro tra i personaggi Marvel è quello che si avvicina di più all'uomo d'oggi: "due pezzi di un puzzle con i bordi frastagliati che solo se gli unisci vedi la sua figura nel suo insieme" (cit. tratta dal film).
Riproduzione riservata ©2024 - PCTV