Nel film “Educazione siberiana” diretto da Gabriele Salvatores, emerge fin dalle prime battute la figura di nonno Kuzja, interpretato dall'attore John Malkovich.
Questo anziano severo, eletto a capo di una piccola comunità siberiana, da una parte è un fervente credente e dall'altra educa il nipotino a rispettare solo i deboli e a disprezzare poliziotti, banchieri, spacciatori e usurai. Anzi, incita il bambino a rigirare il coltello nella pancia dei cattivi. Le parole di nonno Kuzja vengono prese alla lettera sia dal nipotino che dal migliore amico del bambino con cui vive in simbiosi.
Il risultato della severa educazione impartita è un “onesto criminale”. Il nonno influenzerà sempre in modo significativo le scelte del nipote. Dopo essere stato imprigionato dalla polizia russa e accusato di reati blandi, quando fa ritorno a casa il giovane scopre che il migliore amico è fuggito dopo aver violentato una giovane donna. A questo punto nonno Kuzja gli consiglia di arruolarsi nell'esercito russo e rintracciare il fuggitivo. Dopo cinque anni lo scova e lo uccide con la pistola caricata proprio dal nonno.
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