Aldo, Giovanni e Giacomo sono un noto trio comico composto da attori e registi teatrali, cinematografici e televisivi italiani. È bene ricordare che il trio è formato da Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti. Cataldo Baglio (noto semplicemente come Aldo) è nato a Palermo ma da sempre risiede a Milano, in questa metropoli incontra Giovanni Storti. I due insieme studiano danza mimica e frequentano con profitto la scuola di melodramma del Teatro Arsenale di Milano. Giovanni si diploma nel 1977 e Aldo nel 1978, i due sin da subito partecipano a vari spettacoli di cabaret tra cui “E domani?” (1979) e “I suggestionabili”. Poi interpretano piccoli ruoli in fiction televisive, fra cui “Professione vacanze” in cui partecipa anche il loro futuro compagno di scena, Giacomo Poretti. Quest’ultimo, intanto, fa del cabaret nel duo Hansel e Strudel insieme a Marina Massironi (all’epoca prima sua fidanzata e poi moglie).
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Nel film “Tre uomini e una gamba” una scena decisamente cult è quella con il bambino all’autogrill. “Tre uomini e una gamba” è un lungometraggio storico per quanto concerne la commedia italiana. Ha rappresentato l’esordio del trio comico, nel 1997. La pellicola ha lasciato un segno indelebile, soprattutto ai botteghini.
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Nel film “Tre uomini e una gamba” c’è una scena cult particolare: quella in cui il trio si intrufola nella casa dei marocchini per riprendersi la Gamba, persa durante una partita di calcio giocata sulla spiaggia. Per non farsi riconoscere indossando le maschere di tre politici, Scalfaro, Cossiga e Pertini, mentre Marina Massironi indossa la maschera di Nilde Lotti.
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In “Chiedimi se sono felice”(2000) una scena che è diventata cult è sicuramente quella della partita di basket, giocata nel centro di Milano in una nottata estiva. Il trio si diverte ad usare l'aureola di una statua di un santo come canestro. La situazione diventa ancora più divertente quando alla partita si uniscono tre poliziotti.
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Sempre in “Chiedimi se sono felice” (2000) ricordiamo la scena della preparazione della cena, in particolare quando Giovanni ricorda di aver lasciato le cinquecento lire nel carrello e decide di correre a recuperarle.
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Da citare anche “Così è la vita” del 1998, la scena della fuga di Al, John e Jack. Il trio è detenuto e costretto a spaccare pietre, ma prende la decisione di scappare. La fuga rocambolesca dei tre, legati insieme da una catena, si conclude con una sorpresa, infatti si tratta di una proiezione in un carcere in cui è detenuto Aldo.
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